No, tali medaglie, tutte preziose per il loro significato o per i quadri o le statue venerande che riproducono, sono l'espressione dell'amore dei cristiani per Maria; invece la Medaglia Miracolosa è l'espressione dell'amore di Maria per noi. Le altre sono opera degli uomini, sia pure ispirati da Dio, questa è l'opera di Maria, è la Medaglia di Maria, è la Medaglia per eccellenza.
Il dono di Maria. - Ogni madre si procura la fotografia del figlio lontano e la tiene gelosamente nel suo libro di preghiera o appesa nella sua camera per poterla sovente guardare e baciare. Maria, nostra Madre, più fortunata delle madri della terra, ci ha sempre sotto gli occhi, simboleggiati in quel globo che teneva fra le mani quale Regina Mundi e ci segue col suo sguardo protettore ovunque, ma siamo noi che abbiamo bisogno di qualcosa che ci richiami frequentemente il benefico ricordo di Maria, ricordo che sarà per noi consolazione nel dolore, forza nella lotta e stimolo alla virtù.
Ebbene Maria stessa, per indicarci quanto sia caro a Lei e utile a noi il vivere alla sua presenza, volle venire dal Cielo a portarci il suo ritratto, affinchè il suo candido vestito, il serpente a cui schiaccia il capo, le sue verginali fattezze fossero a noi di continuo preservativo contro ogni colpa.
Volle mostrarci colle sue varie apparizioni l'atteggiamento nel quale essa si trova continuamente e nel quale vuole che noi ce la rappresentiamo, cioè: 1) nell'atteggiamento di Mediatrice colle bracccia alzate a domandare a Dio pietà per il mondo e per ogni anima; 2) nell'atteggiamento di Distributrice di grazie, colle mani abbassate sulla terra, mentre da esse piovono torrenti di grazie, effetti della sua preghiera. La Medaglia che rappresenta Maria in tale atteggiamento deve essere per Lei un continuo e tacito invito a compiere ciò che il suo atteggiamento significa. Deve essere per noi un continuo richiamo ad accrescere la nostra fiducia nella potenza della sua Mediazione.
La Medagli è un segno dell'amor di Maria per noi; è un pegno della sua protezione; è il monumento del continuo ed amoroso ricordo che Essa ha di noi e che vuole che noi abbiamo di Lei, la Medaglia insomma è per eccellenza il dono di Maria.
La commissioniera della Madonna. - L'incaricata della Madonna a trasmetterci il suo dono è stata una provera contadinella, Santa Caterina Zoe Labouré, nata nel bel mese di Maria del 1806, quale felice pronostico della divozione che sempre per Lei avrebbe nutrito e dei favori che da Lei avrebbe ricevuto.
A 9 anni, perduta la madre, in uno slancio di confidenza e d'amore s'era eletta per madre Maria SS. Cresciuta in età compieva l'ufficio di laboriosa massaia incaricandosi con speciale gusto della cura dei colombi, simbolo delle sue virtù, l'innocenza e la semplicità.
A 24 anni Zoe entrava fra le Figlie della Carità a Parigi, chiamatavi da S. Vicenzo stesso con un sogno misterioso e prendeva nome di Suor Caterina. Non erano ancora trascorsi tre mesi dacchè si trovava in noviziato, che Dio volle esaudire il suo ardente desiderio di vedere la Madonna.
La Madonna della Sedia. - Nella notte dal 18 al 19 luglio 1830 la novizia viene svegliata dal suo angelo custode che la conduce in cappella ove la Vergine SS. le appare e, sedutasi accanto all'altare, permette a Caterina di appoggiare le sue braccia sulle di Lei ginocchia e contemplare quel volto che aveva tanto sospirato di vedere. La Madonna 1) le predice le sventure che stanno per colpire la Francia e la Chiesa tutta; 2) piange su di esse fino a non poter quasi parlare, per indicarci la parte che Ella prende alle nostre tribolazioni; 3) promette la sua speciale protezione; 4) le preannunzia una missione da parte di Dio.
La Madonna del Globo. - Dopo 4 mesi d'attesa, il 27 Novembre, alle 5 di sera, le riappare la Vergine, bianco vestita, con un lungo velo sul capo, e con i piedi poggiati su un globo, nell'atto di calpestare un serpente, le mani sollevate sorreggono un altro globo più piccolo, sormontato da una croce, simbolo, come le disse la stessa Vergine, del mondo cristiano e di ogni anima in particolare, che ella stringe maternamente fra le mani, poggiato sul suo cuore. La Madonna, fissando lo sguardo al cielo e intensamente pregando, offriva quel globo al signore. Il suo volto, dice la Santa, spirava inesprimibile gioia celeste e profonda commozione materna.
La Madonna dei Raggi. - Ad un tratto le mani della Madonna si ornano di anelli, le cui gemme piovono raggi sul globo sottostante. Poi il globicino scompare e le mani della Madonna, quasi cedendo al peso delle grazie ottenute colla sua preghiera, si abbassano con gesto grazioso, coprendo, con i raggi che da esse partono, il globo su cui poggia i piedi.
Domandò la Veggente perchè mai alcuni anelli non mandavano luce e la Madonna rispose che essi erano simbolo delle grazie che Ella tiene fra le mani e che vorrebbe concedere ma che noi non le domandiamo.
Una scritta in oro, quasi cornice attorno alla figura della Madonna, dice: O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che riccoriamo a Te.
Il Rovesio della Medaglia. - Il quadro allora si volta e appare il monogramma di Maria che sorregge una croce; sotto, i Cuori SS. di Gesù e Maria; attorno una corona di 12 stelle. Una voce interna ordina alla suora: FA CONIARE UNA MEDAGLIA SECONDO QUESTO MODELLO, CHE HAI VISTO, TUTTI QUELLI CHE LA PORTERANNO BENEDETTA, specialmente al collo, recitando la breve giaculatoria, SARANNO SOTTO LA SPECIALISSIMA PROTEZIONE DELLA MADRE DI DIO E RICEVERANNO GRANDI GRAZIE. Grandi saranno le grazie per QUELLI CHE LE DOMANDERANNO CON FIDUCIA.
La Madonna le apparve un'altra volta al disopra dell'altare maggiore, un po' indietro. Di nuovo le fece vedere le due facce della medaglia, e le ripetè l'ordine di farla coniare e poi quasi dandole l'addio e l'appuntamento in cielo le disse che più non l'avrebbe veduta sulla terra, ma che avrebbe sentita la sua invisibile presenza nelle sue orazioni.
Suor Caterina comunicò, secondo l'ordine della Madonna, ogni cosa al suo confessore, il Padre Aladel, Prete della Missione, il quale, dopo aver atteso quasi due anni per assicurarsi che la suora non fosse vittima di illusioni, col permesso dell'arcivescovo di Parigi, Mons. De Quelen, si incaricò della coniazione della Medaglia. La suora visse ancore fino al 1876 conservando, fatto più unico che raro nella storia, per 46 anni il suo segreto. Nel 1947 veniva elevata agli onori degli altari da S. S. Pio XII.
Il libro della Madonna. - La Medaglia Miracolosa non è dunque una medaglia come un'altra: essa è un sensibile ricordo della Madre nostra, è un pegno del suo amore, è un dono del suo cuore. Essa deve essere una bandiera, uno scudo ed un'arma spirituale, ma specialmente deve essere per noi il libro della Madonna, in cui vi leggiamo:
- ciò che Maria SS. è in sè;
- ciò che Maria SS. è per noi;
- ciò che Maria SS. vuole siamo per Lei.
a) Che cos'è Maria in sè. - la Medaglia ci svela la dignità, i privilegi e le grandezze di Maria. Il colore delle sue vesti, il serpe schiacciato dal suo piede, e specialmente la giaculatoria ci insegnano nel modo più chiaro il privilegio della sua IMMACOLATA CONCEZIONE e ciò 24 anni prima che esso venisse definito da Pio IX.
Il monogramma che sorregge la croce ci ricorda la DIVINA MATERNITÀ DI MARIA. È lei che ci ha portato Gesù, le sue ginocchia sono il più prezioso trono. Le 12 stelle ci ricordano la sua REGALITÀ e i suoi principali privilegi e virtù; indicano ancore i santi che, per effetto della sua protezione, ora lassù in cielo circondano il suo trono regale.
b) Che cos'è Maria per noi. - in modo non meno chiaro leggiamo sulla Medaglia ciò che Maria è per noi. tutti i suoi privilegi le furono concessi per poter essere madre del nostro Redentore e per poter con Lui compiere l'opera della nostra Redenzione diventando così MADRE NOSTRA spirituale.
Maria ha vinto il serpe non solo per sè, ma anche per noi. La croce sorretta dall' M., il cuore trafitto dalla spada accanto a quello di Gesù ci indicano abbastanza la parte da Lei avuta alla nostra salvezza, quale notra CORREDENTRICE. L'atteggiamento delle sue mani, gli anelli, i fasci di raggi, simbolo delle sue grazie, ben manifestano il suo ufficio di MEDIATRICE di tutte le grazie.
c) Ciò che dobbiamo essere noi per Lei. - Da tutto ciò derivano i nostri doveri verso Maria: doveri di FIGLI verso una si tenera Madre, di SUDDITI verso una sì potente Regina, di SERVI verso una sì benigna Padrona. Maria ci fa vedere quanto le sia costato l'amarci e domanda da noi generosità senza limiti nel suo amore e nel suo servizio. - Maria è Madre e vuole amore, Maria è Padrona e vuole obbedienza, Maria è Regina e vuole la onoriamo e sappiamo lottare per Lei, Maria è immacolata ed è specchio di ogni virtù e vuole la imitiamo specialmente nella sua purezza. Amore, onore, servitù ed imitazione: ecco ciò che Maria ci domanda colla sua Medaglia.
Una preghiera onnipotente. - Maria stessa è venuta ad insegnarci il modo di commuovere il suo cure e strapparle qualunque grazia. Se un re mi mandasse per mezzo di un suo servo la formula con cui presentargli la mia supplica, potrei temere di non essere esaudito? Ebbene Maria ci ha insegnata la supplica infallibile, la preghiera irresistibile colla quale ella stessa vuole essere pregata e quasi amorosamente forzata ad esaudirci, con la giaculatoria che volle scolpita sulla Medaglia. Ripetiamo adunque, se fosse possibile, ad ogni respiro: "O Maria concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a Te."
Propaganda Mariana, Casa Madonna - Casale Monferrato (Aless.) - Apostolato della Medaglia
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